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Una buona accoglienza

 

Dopo il primo colloquio telefonico, ci aspetta il momento della prima consulenza.

Tra la telefonata e l’incontro passeranno alcuni giorni, e in questo tempo, dentro voi pazienti, succede già qualcosa: vi create un’idea di come è fatto lo studio, iniziate a guardare con aria critica gli alimenti ed entrate nell’ottica di dedicarvi alla vostra salute con amore e motivazione.

 

Accogliere i pazienti in studio, non significa semplicemente aprire la porta e farli entrare in sala d’attesa. Accogliere significa anche farvi sentire a vostro agio, con uno sguardo non giudicante (ricordiamoci che anche gli occhi sorridono) e un “benvenuto/a” sincero.

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Ogni volta in cui due persone si incontrano per una qualsiasi ragione, si instaura una relazione. E fin dal principio, la costruzione di una relazione autentica tra nutrizionista e paziente risulta fondamentale per comprendere le ragioni del bisogno di aiuto e, nello stesso tempo, instaurare un rapporto di fiducia.

 

La permanenza in sala d’attesa, per quanto breve, costituisce un fondamentale biglietto da visita, a cui ho sempre dedicato molte attenzioni e tanta cura. Qualche libro a tema, un ambiente confortevole, un angolo di gioco e divertimento dedicato ai più piccoli: tutto pensato per iniziare con il piede giusto il percorso insieme.

 

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N.B. Tutte le visite sono svolte in totale sicurezza in questo delicato momento. Sappiamo quanto anche solo una stretta di mano possa aiutare a rilassare le tensioni, ma per ora facciamoci bastare voce, occhi e amore per la nostra salute.

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